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Confronto tra soluzioni GaN discrete e integrate

da | 22 Nov, 23 | Power |

A cura del Dr. Shuilin Tian e del Dr. Denis Marcon di Innoscience

Il mondo dell’elettronica di potenza ha accolto con interesse i vantaggi offerti dalla tecnologia basata sul nitruro di gallio (GaN). Gli articoli pubblicati sulla stampa specializzata, le manifestazioni e le conferenze tenute in varie parti del mondo si sono focalizzate sull’aumento dell’efficienza e della potenza che si puĆ² ottenere passando dai tradizionali MOSFET al silicio alle soluzioni basate sul GaN. Le aspettative di crescita stimate dagli analisti variano da caso a caso, ma quasi tutti prevedono un CAGR di almeno il 24% fino al 2027, con stime piĆ¹ elevate soprattutto nei segmenti di mercato cruciali, come industria, elettronica di consumo, telecomunicazioni e automotive. Oggi, oltre a una diffusa disponibilitĆ  sul mercato di dispositivi HEMT GaN discreti, stiamo assistendo a una crescita di soluzioni GaN integrate sviluppate dai principali produttori di semiconduttori, che sfruttano i vantaggi intrinseci del nitruro di gallio per fornire prestazioni ancora superiori.

Anzitutto, occorre sottolineare come la soluzione integrata non sia una panacea universale. A seconda del particolare tipo di circuito, potrebbe essere preferibile utilizzare un componente GaN discreto ad alta efficienza. CiĆ² ĆØ soprattutto vero se ĆØ richiesto un driver specifico, o se il driver ĆØ giĆ  incluso nel controllore, o per livelli di potenza piĆ¹ elevati (> 1kW), tenendo presente che alcune soluzioni integrate non possono ancora essere messe in parallelo. Per queste e altre applicazioni che richiedono la massima flessibilitĆ  di progettazione, produttori come Innoscience offrono un’ampia gamma di componenti discreti con tensioni da 30V a 700V e diversi valori di resistenza nello stato on.

In molti altri casi, una soluzione integrata (composta, ad esempio, da driver + HEMT GaN o half-bridge + driver) puĆ² semplificare lā€™attivitĆ  di progettazione, offrire livelli di potenza piĆ¹ elevati e ridurre il numero di componenti (riduzione della BOM). Consideriamo come esempio l’ISG3201, un componente da 100V della famiglia SolidGaN di Innoscience, il quale combina due dispositivi GaN in modalitĆ  enhancement da 2,3mĪ© a 100V con un gate driver half-bridge da 100V. Offerto in un package LGA a 30 pin di soli 5 x 6,5 x 1,12 mm, il dispositivo si rivolge ad applicazioni quali convertitori buck ad alta frequenza, convertitori half-bridge o full-bridge, amplificatori audio in classe D, convertitori LLC e moduli di potenza per soluzioni come driver motori, intelligenza artificiale, server, telecomunicazioni e supercomputer. In Figura 1 ĆØ visibile uno schema semplificato del dispositivo

Figura 1: Confronto tra una soluzione dicreta tradizionale e una integrata poposta da Innoscience (Fonte: Innoscience Technology)

Il confronto tra un circuito half-bridge basato su MOSFET al silicio di alta qualitĆ , dispositivi GaN discreti e il modulo integrato ISG3201 mostra come la soluzione GaN discreta abbia, in termini di area, una dimensione inferiore del 66% rispetto alla prima, come ĆØ lecito aspettarsi. Tuttavia, la soluzione integrata SolidGaN ĆØ ancora piĆ¹ piccola del 19%, ovvero il 73% in meno rispetto a un circuito implementato con soli MOSFET al silicio. La Figura 1 evidenzia come l’ISG3201 riduca al minimo la necessitĆ  di componenti esterni. La resistenza di pilotaggio, il bootstrap e il condensatore VCC sono tutti inclusi nella confezione, eliminando cosƬ sette componenti (quattro resistenze e tre condensatori). Un ulteriore vantaggio ĆØ che, essendo tutte queste funzioni integrate, l’induttanza dell’anello di gate si riduce, cosƬ come l’induttanza dell’anello di alimentazione, fino al 40%. La riduzione degli elementi parassiti comporta, come effetto, una riduzione del ringing e dell’overshoot. CiĆ² non solo aumenta l’efficienza e semplifica la progettazione, ma migliora anche l’affidabilitĆ , poichĆ© l’overshoot ĆØ ridotto a 4V, ovvero l’80% in meno rispetto alle migliori soluzioni concorrenti. Inoltre, sono necessari meno componenti di clamping.

Questa soluzione semplifica anche il layout dello stadio di potenza. In alcune configurazioni, il nodo di commutazione si trova tra Vin e PGND, il che semplifica la costruzione del dispositivo ma richiede componenti esterni aggiuntivi. Il progetto di Innoscience, visibile in Figura 2, mostra come il nodo di commutazione si trovi sul bordo e, pertanto, sia necessario solo un semplice condensatore di decupling tra Vin e PGND per collegare il nodo di commutazione al circuito esterno. A seconda della topologia dello stadio di potenza prescelto, si possono cosƬ risparmiare molti componenti.

Figura 2: La soluzione di Innoscience riduce drasticamente lā€™overshoot (Fonte: Innoscience Technology)

La Figura 3 mostra la semplicitĆ  dei circuiti necessari per realizzare un convertitore buck (Figura 3a) e un convertitore LLC (Figura 3b), rispettivamente. Lo stesso discorso vale, ad esempio, per un inverter solare trifase BLDC e full-bridge. L’utilizzo di un approccio discreto richiederebbe un maggior numero di componenti, come mostrato nella Figura 3a (convertitore buck) e nella Figura 3b (convertitore LLC).

Figura 3a: Confronto tra un convertitore buck basato sulla soluzione integrata di Innoscience e uno basato su componenti discreti(Fonte: Innoscience Technology)

Figura 3b: Confronto tra un convertitore LLC basato sulla soluzione integrata di Innoscience e uno basato su componenti discreti(Fonte: Innoscience Technology)

Il design integrato presenta anche dei vantaggi per la produzione. Il montaggio dei componenti discreti in un Wafer Level Chip Scale Package (WLCSP) a passo fine ĆØ difficile da controllare e limita anche la quantitĆ  di rame che puĆ² essere utilizzata sul PCB. Sebbene il GaN, essendo maggiormente efficiente, scaldi meno del silicio, a livelli di potenza elevati ĆØ auspicabile, se non addirittura essenziale, l’impiego di piĆ¹ rame per migliorare le prestazioni termiche. Utilizzando dispositivi integrati con un passo dei pin maggiore, ĆØ possibile utilizzare due once di rame anzichĆ© una, che ĆØ il limite pratico per i discreti a passo fine. CiĆ² riduce la perdita di potenza e aumenta l’efficienza, estendendo la gamma di potenza utile della tecnologia GaN. Test sperimentali hanno dimostrato che l’efficienza dei circuiti half-bridge che utilizzano componenti integrati come l’ISG3201 ĆØ superiore dello 0,3% rispetto alle implementazioni che utilizzano dispositivi GaN discreti, grazie all’aumento del rame del PCB.

Se consideriamo un modulo convertitore CC/CC da 48V a 12V operante alla frequenza di 1 MHz, possiano constatare come questi miglioramenti in termini di efficienza iniziano a fare una differenza significativa. La Figura 4 mostra un miglioramento complessivo dell’efficienza pari a 0,7% ottenibile implementando il progetto con lā€™half-bridge integrato ISG3201, rispetto a una soluzione discreta. I diagrammi termici dimostrano che, a paritĆ  di aumento della temperatura, questo incremento di efficienza consente di ottenere il 18% di potenza in piĆ¹ utilizzando l’approccio integrato.

Figura 4: Curva di efficienza e analisi termica della soluzione integrata (Fonte: Innoscience Technology)

Applicazioni di controllo motore

In Figura 5 ĆØ mostrato un esempio di applicazione driver per motori da 500W (1000W di potenza di picco), come quelli che potrebbero essere utilizzati in un’applicazione per la mobilitĆ  elettrica. In questo progetto, tre circuiti integrati half-bridge SolidGaN ISG3201 possono sostituire sei MOSFET al silicio da 90V/4mĪ© in package TO-220 e tre circuiti integrati driver half bridge, oltre a una manciata di componenti esterni, con un risparmio di spazio di quasi il 90%. Innoscience mette a disposizione dei progettisti un progetto di riferimento e una scheda di valutazione.

Figura 5: Esempio di utilizzo della soluzione integrata in un driver per motori da 500W (Fonte: Innoscience Technology)

In aggiunta, l’utilizzo del GaN comporta, come visibile in Figura 6, una distorsione armonica totale inferiore di almeno un ordine di grandezza. CiĆ² si traduce in una minore ondulazione della coppia, in una minore sovracorrente e in minori perdite di avvolgimento. Il motore funziona in modo piĆ¹ fluido e con meno rumore udibile, con implicazioni positive per l’affidabilitĆ  e la durata del motore.

Figura 6: Un ulteriore vantaggio della soluzione integrata ĆØ la riduzione della distorsione armonica (Fonte: Innoscience Technology)

Conclusioni

Come abbiamo potuto vedere, le soluzioni integrate offrono diversi vantaggi, tra cui le dimensioni e l’efficienza, ma le soluzioni discrete GaN offrono ancora il massimo della flessibilitĆ  progettuale e potrebbero essere l’unica scelta disponibile per le potenze piĆ¹ elevate, almeno fino a quando non sarĆ  raggiunto un ulteriore parallelismo dei dispositivi integrati (questo risultato ĆØ giĆ  presente nella roadmap per gli sviluppi futuri).

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