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L’associazione dei fornitori guarda alle sfide del settore per il 2023

da | 31 Ott, 22 | News |

Un evento importante che ha raccolto il parere di esperti e fornitori del mercato mondiale e presieduto dal Dott. Diego Giordani. Un meeting che ha focalizzato tutti gli aspetti commerciali ed economici del mondo, specialmente a seguito delle grosse problematiche che lo stanno attraversando, come la pandemia e i conflitti militari tra Ucraina e Russia.

In primo piano le problematiche del mercato odierno

Finalmente uno dei primi meeting in presenza, dopo le imposizioni e gli isolamenti dovuti al Covid. Uno scambio di idee e di illustrazioni della situazione attuale che ha visto protagonisti anche alcuni esperti collegati in web streaming. La visione attuale dellā€™economia ĆØ abbastanza unanime e il corale appello a una immediata ripresa ĆØ comune a tutti gli interlocutori. Eā€™ quanto afferma il direttore di Assodel Dott. Domenico Caserta, che rimarca lā€™importanza dellā€™associazione sul mercato, presente da quasi 40 anni con lo scopo di dare voce ai distributori di elettronica e ai 135 attuali associati, con frequenti incontri di mercato e formazione alle imprese. Lā€™associazione ha ricevuto in prima persona gli effetti delle catastrofi economiche attuali (il Covid e la guerra tra Ucraina e Russia) e ritiene, giustamente, che questo ĆØ il momento propizio per fare il punto della situazione e per organizzare degli incontri per comprendere e prevedere il futuro economico dellā€™intera societĆ . Le macroeconomie mondiali sono le prime ad essere colpite e occorre esaminare molto attentamente la situazione delle materie prime, dei prodotti, dei traffici, dei trasporti, delle spedizioni attraverso lā€™acqua, lā€™aria e le strade. Ma ancor di piĆ¹ occorre esaminare a fondo la reale situazione del mercato dei semiconduttori, quella che, al momento, fa da padrona in tutti i mercati mondiali. Sulla stessa linea ĆØ il pensiero del Dott. Tazza, che porta avanti un intervento specifico sulla situazione degli imprenditori che operano nel settore elettronico cercando, nel contempo, alcune proposte e delle soluzioni atte ad agevolare lā€™attivitĆ  imprenditoriale. Il suo studio si concentra su come fornire un quadro sul contesto generale e internazionale, avanzando anche possibili soluzioni atte a mitigare gli effetti negativi del Covid e della guerra attuale che stanno assillando le famiglie e le imprese. Purtroppo lo scenario attuale mondiale ĆØ caratterizzato da una profonda incertezza e una grande instabilitĆ , dovuta a molteplici fattori. Le ripercussioni del Covid sono ancora presenti e non hanno consentito un grande recupero della capacitĆ  produttiva. A tutto ciĆ² si sta aggiungendo anche il problema dellā€™inflazione, che ha aumentato i prezzi di quasi tutti i beni nel mondo, specialmente quelli del gas e dellā€™energia elettrica. Per questi motivi molte aziende e imprese hanno dovuto chiudere i battenti e sospendere le proprie attivitĆ  o ridurle drasticamente, essendo la produzione diventata una azione insostenibile. La causa piĆ¹ determinante ĆØ quella della guerra tra lā€™Ucraina e la Russia, che ha bloccato i mercati piĆ¹ redditizi con grandi problematiche per quanto riguarda gli approvvigionamenti dellā€™energia. Gli Stati piĆ¹ sfavoriti, ovviamente, sono quelli che hanno meno autonomia energetica e non dispongono di energia nucleare propria.

Da crisi economica a crisi sociale

Tutte queste problematiche, messe insieme stanno, purtroppo, scuotendo il mondo dellā€™economia e del commercio in maniera drastica e la crisi economica sta per trasformarsi in crisi sociale. La maggior parte delle imprese, pur disponendo ancora di risorse, non puĆ² essere lasciata sola al proprio destino. Occorre lā€™intervento di un ente politico o economico che preveda un tetto massimo ai prezzi dellā€™energia impedendo speculazioni. Bisognerebbe ristabilire quella globalizzazione che, al momento, manca in molti contesti e anche lā€™Europa dovrebbe essere piĆ¹ unita dal punto di vista economico e commerciale. Anche la produzione di chip dovrebbe aumentare per far sopravvivere i maggiori settori dellā€™elettronica. I problemi attuali non sono visibili solo sul fronte economico e commerciale, ma si sentono in maniera massiccia anche sul settore bancario. A confermarlo ĆØ il Dott. Alessandro Caviglia di Unicredit, che analizza il problema sotto uno scenario macro globale, sotto una visione piĆ¹ locale e, infine, sotto un aspetto puramente energetico. Relativamente allo scenario macro globale, le tre aree principali interessate si riferiscono, ovviamente, agli USA, allā€™Europa e alla Cina. Negli USA ĆØ presente una grande forza lavoro caratterizzata da centinaia di migliaia di posti di lavoro. Lā€™economia negli USA ĆØ molto forte e robusta e permette lā€™immissione di migliaia di nuovi partecipanti nel mercato del lavoro e del consumo. Sebbene lā€™economia sia molto forte la fiducia dei risparmiatori negli USA inizia a decrescere anche se lā€™inflazione ha toccato il picco e sta, pian piano, iniziando a scendere. Anche lā€™area EURO ĆØ abbastanza coinvolta nelle problematiche, la situazione ĆØ abbastanza difficile in quanto tale regione ĆØ ubicata abbastanza vicino alle aree di guerra. La dipendenza energetica dalla Russia fa il resto e i costi del petrolio incidono in maniera importante, influenzando negativamente sui margini dei ricavi globale. Un decennio il mondo era perfettamente integrato grazie a una forte globalizzazione e qualsiasi problematica economica era subito tamponata dallā€™intervento immediato delle banche centrali. Con il Covid e la guerra tale globalizzazione ĆØ decisamente diminuita e il mondo economico non ĆØ piĆ¹ integrato. A differenza del passato, adesso non ĆØ piĆ¹ possibile produrre beni nelle nazioni dove i costi risultano i piĆ¹ bassi di tutti. Oggi si devono guardare altri fattori, prima di secondo piano, come le alleanze militari e politiche e tutto questo ha un costo e determina una ridotta globalizzazione. Per fortuna in Europa si stanno sostituendo le forniture del gas russo con altre forniture da altri paesi amici e lā€™inflazione si ridurrĆ  gradatamente, ma non come negli anni passati.

Il mercato esige una cooperazione da parte di tutti

Da parte degli addetti ai lavori, la situazione ĆØ stata gestita al meglio e si stanno adottando tutte le politiche di emergenza possibili, ma le difficoltĆ  sono realmente elevate. Lā€™unico modo per uscire da tale situazione ĆØ quello di cooperare tutti insieme, sia a livello economico e politico, proprio come ĆØ avvenuto per il Covid. Come afferma anche il Dott. Donato Gianantoni di Adaci, la collettivitĆ  ĆØ costretta a combattere una grande battaglia contro lā€™inflazione globale, che sta avendo un grosso impatto sui costi dellā€™energia e, di conseguenza, sui costi di tutte le materie prime. Adaci ĆØ una associazione fondata da oltre 50 anni e ha lo scopo di far crescere culturalmente e professionalmente i 1200 soci, distribuiti in 6 sezioni territoriali. Egli prevede un anno 2023 abbastanza difficile, caratterizzato anche da aumenti dei tassi di interesse. Una sua analisi focalizza come il prezzo del gas naturale ĆØ stato abbastanza stabile dal 2014 al 2020, con i suoi 250 dollari, ma nel 2021 il suo prezzo ĆØ aumentato di dieci volte, arrivando anche a toccare la quota di 3000 dollari. I prezzi di mercato dei piĆ¹ importanti materiali hanno avuto un comportamento diverso. Il petrolio e il carbone, per esempio, sono rimasti sostanzialmente stabili, con aumenti minimi e impercettibili. Il rame ha mantenuto la quotazione di circa 10000 dollari a tonnellata da ottobre 2021 a marzo 2022, ma dopo ĆØ sceso a 7500 dollari. Anche lā€™alluminio ha raggiunto il picco di 3500 dollari a tonnellata a febbraio 2022, poi ĆØ sceso gradatamente fino a toccare i 2200 dollari di oggi. Questo altalenarsi di prezzi e di quotazioni mette in subbuglio lā€™intero mercato mondiale, come afferma anche il Dott. Marco Rossini di Dsv, azienda che si occupa di trasporti via aria, in acqua e su strada. La situazione economica, compromessa dal Covid nel 2020 e nel 2021, ha visto lā€™alternarsi di momenti di chiusura delle frontiere a momenti di forte congestione dei porti. Con il lockdown le compagnie marittime hanno dovuto ridurre lo spazio alle navi, ma i costi fissi sono rimasti alti. Per fortuna oggi i consumi stanno gradatamente riprendendo i normali andamenti. Il problema maggiore riscontrato nei trasporti ĆØ quello del timing, in quanto le compagnie marittime non hanno la stessa velocitĆ  e la stessa capacitĆ  di recuperare velocemente tali spazi ed esse non sono in grado di ridurre il gap tra la domanda e lā€™offerta. La diminuzione della domanda di merci ĆØ dovuta anche al cambiamento delle necessitĆ  dei consumatori durante la pandemia, periodo nel quale i consumi erano concentrati su determinati beni e servizi di prima necessitĆ . Durante la pandemia vi ĆØ stata una forte carenza di manodopera nei terminal e alla fine del primo semestre 2022 il 20% delle 9000 navi ā€œporta conteinerā€ era fermo di fronte ai porti, un terzo dei quali nei porti cinesi. Ancora oggi, nellā€™ottobre 2022, nel porto di Ningo vi sono 300 navi ancora ferme con alte congestioni, in attesa di riprendere il trasporto. Invece il porto di Shangai ĆØ ritornato quasi alla normalitĆ . Purtroppo la crisi non ha colpito solo i porti navali ma anche i trasporti su strada. Fortunatamente il mercato cargo aereo ĆØ migliore. Nel pre-covid lā€™offerta era uguale alla domanda e durante il covid, ovviamente, il mercato ha sofferto una forte crisi, ma da settembre 2022 la situazione sta ritornando la stessa ai livelli del pre-pandemia. Al momento, dunque, lā€™economia puĆ² tranquillamente affidarsi maggiormente al mercato aereo, anche se esso ĆØ piĆ¹ oneroso. Le analisi fino a ora esposte sono confermate anche dal Dott. George Steinberger, Chairman di FBDi. Le sue analisi confermano un grande rallentamento della crescita con risultati peggiori delle piĆ¹ rosee previsioni. La situazione globale, ma piĆ¹ in dettaglio relativa agli USA e allā€™Europa, non ĆØ molto incoraggiante e vi sono tutte le prerogative per una recessione prevista per il prossimo anno. Anche la Cina, apparentemente messa meglio, non sembra aver le carte in regola per una economia prosperosa e serena. Al momento, i disordini politici presenti ovunque e la guerra in Ucraina non offrono una buona situazione in l’Europa. I forti aumenti dei prezzi dell’energia, che stanno aggravando l’intera situazione, stanno intaccando la fiducia nel mondo manifatturiero che, inesorabilmente, sta diminuendo. Il vero problema ĆØ sul lato dei consumatori delle comunicazioni informatiche, principalmente in Asia. La recessione economica in Europa, che ĆØ imminente, potrebbe indurre molti clienti a essere piĆ¹ attenti, ma potrebbe anche indurli a non pagare piĆ¹ le bollette. Occorre tutti stare attenti poichĆ© cā€™ĆØ molta incertezza sullā€™intera economia mondiale.

Conclusioni

Assodel ha costruito le premesse perchĆ© le aziende dellā€™elettronica possano partecipare da protagonisti alla definizione delle politiche economiche e strategiche del mercato. Le aziende dovrebbero programmare meglio i loro piani dā€™azione con il proprio partner logistico e adeguare il lavoro al passo delle tecnologie. Esse dovrebbero anche diversificare geograficamente i loro fornitori. A ogni modo, il futuro dovrebbe essere abbastanza ottimistico, il mondo di domani non sarĆ  differente da quello di oggi, ma esso sarĆ  sicuramente molto piĆ¹ diversificato, in termini di paesi fornitori e di fonti di energia.

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