Un nuovo pericolo incombe nel Web. Non si tratta del solito fotoritocco applicato alle fotografie sulle riviste, ma di una tecnica, legata allāintelligenza artificiale, con cui si possono scambiare i volti di foto e video con una qualitĆ a dir poco strabiliante.
Lāintelligenza artificiale fa sempre più paura. Eā oggetto di studio e di applicazione di questi ultimi mesi un sistema che permette di scambiare e di sostituire i volti delle persone con altri, in modo pressochĆ© impercettibile. Tramite lāapprendimento automatico, i visi delle persone possono essere sovrapposte o sostituite con quelli di altri individui, per dare luogo a scene e movenze con nuovi personaggi. Seriamente, come mai prima dāora, lāidentitĆ ĆØ minacciata dalla tecnologia. Se da un lato tale continua ricerca contribuisce a rendere ancor più potenti le macchine, dallāaltro si apre una nuova porta dalla quale possono intravedersi pericoli incombenti per tutti, primi tra tutti le persone famose, politici, cantanti, attori, ecc. Tramite il Deepfake, infatti, gli ignari VIP potrebbero ritrovarsi in scene a loro del tutto sconosciute e compromettenti. La controprova potrebbe risultare estremamente complicata, se non impossibile.
La tecnica
Analizzando milioni dāimmagini (vedi in figura 1), i sistemi imparano a creare e a controllare video falsi, grazie allāintelligenza artificiale. Facebook ha recentemente fatto qualcosa di simile, usando attori per costruire video falsi e poi rilasciandoli a ricercatori esterni. Grazie a una rete neurale artificiale, la potenza del processore e molta memoria operativa, il software scandaglia tra milioni di immagini di volti, create allāuopo in diverse posizioni, movenze, ed espressioni di qualunque genere. SarĆ poi il programma a sovrapporre, in maniera perfetta, la nuova personalitĆ a quella originale, creando personaggi mai visti prima o, viceversa, proiettare soggetti estremamente noti in luoghi e situazioni del tutto nuove o socialmente rischiose. I modelli base vengono creati da riprese di attori e controfigure, immortalati durante azioni di tutti i giorni (parlare, ridere, girare il volto, ecc). La potenza dellāhardware e del software fa tutto il resto.

I software
Assieme alla sperimentazione cammina parallelamente la via dei test, con i quali molti soggetti vengono presi come campione per valutare i filmati prodotti e capire se ciò che hanno appena visto costituisce una realtà oppure, appunto un fake. La maggior parte delle persona non sa rispondere o sentenzia in modo errato.
I pericoli
Si comprende subito come lāidentitĆ delle persone, specialmente quelle più in vista, sia messa in serio pericolo. La possibilitĆ della diffusione di un video falso sulle piattaforme pubbliche più note e conosciute ĆØ tuttāaltro che remota. Sāimmagini, ad esempio, Donald Trump improvvisare un comico balletto o un noto personaggio dello spettacolo intento a battersi in una furiosa ma inesistente rissa o il Papa in posizioni compromettenti (vedi figura 2). Si tratta di un panorama di cui, certamente, si sentirĆ parlare nellāimmediato futuro. E, come al solito, lāinnovazione sarĆ utilizzata anche da soggetti o organizzazioni malavitose, con conseguenti danni per le persone oneste. Uno scenario inquietante che impone, al più presto, strette misure di controllo e di sorveglianza da parte di tutti gli organi preposti. E i pericoli sono ancor più evidenti se si pensa al fatto che in rete esistono miliardi di immagini e fotografie di volti che possono essere utilizzati per gli esperimenti e le manipolazioni.

Le soluzioni
Con la tecnologia attuale risulta difficile, se non impossibile, discriminare le scene reali da quelle modificate e ritoccate. Lāintelligenza artificiale applica alla perfezione modelli e camuffa bene i ritocchi che le differenze risultano, praticamente, naturali.
Conclusioni
Le tecnologie utilizzate per creare i Deepfakes sono ancora nuove e sperimentali e, spesso lāuomo riesce a notare le imperfezioni. Ma la tecnologia si sta evolvendo di giorno in giorno e ben presto il genere umano non sarĆ più in grado di tenere il passo con lāintelligenza artificiale. La battaglia ĆØ giĆ iniziata tra i creatori dei Deepfakes e i programmatori di software per identificare, scovare e rimuovere i falsi video. Proprio come virus e antivirus lottano tra loro giĆ da parecchi anni.