Il motore elettrico è una macchina capace di convertire l’energia elettrica in energia meccanica. Il principio generale di funzionamento si basa sull’interazione tra il campo magnetico del motore e la corrente elettrica nell’avvolgimento, al fine di generare una forza sotto forma di coppia motrice, applicata all’albero del motore. I motori elettrici possono essere alimentati da corrente continua come, ad esempio, le batterie o gli alimentatori, e da corrente alternata come, ad esempio, la rete elettrica domestica o industriale, gli inverter e i generatori elettrici.
Esistono decine e decine di motori elettrici, i quali differiscono tra loro per il tipo di alimentazione, la struttura interna, le applicazioni pratiche e i tipi di rotazione. Vi sono motori con e senza spazzole, possono essere monofase, bifase o trifase e il raffreddamento può avvenire ad aria o con liquido. Vi sono enormi motori usati per la propulsione dei treni e delle navi, le cui potenze raggiungono facilmente il milione di Watt. Ma vi sono anche motori estremamente piccoli, usati negli orologi o i MEMS. I motori elettrici producono una forza rotativa che può essere trasformata in forza lineare tramite opportuni meccanismi di trasformazione meccanica. Normalmente esso genera una rotazione continua, tuttavia i motori elettrici non risultano molto comodi per le applicazioni mobili di trazione, come nelle automobili e negli autobus, perché per il loro funzionamento essi richiedono pesanti e costose batterie. L’idea di base di un motore elettrico è davvero semplice e grazie all’elettromagnetismo si riesce a far ruotare il suo albero interno. Quando una corrente elettrica inizia a scorrere su un conduttore, crea un campo magnetico attorno. Se si posiziona il conduttore vicino a un magnete permanente (calamita), questo campo magnetico temporaneo interagisce con il campo del magnete permanente. Tra i due magneti vicini s’instaura un fenomeno continuo di attrazione e respingimento. I motori DC sono ottimi per i giocattoli alimentati a batterie (modellini di treni, auto radiocomandate o rasoi elettrici). Per i piccoli elettrodomestici (macina caffè o frullatori elettrici) si usano quelli a corrente alternata AC. Nei motori CC il rotore gira all’interno dello statore. Il rotore è una bobina (o un gruppo di bobine) collegata all’alimentazione elettrica e lo statore è un magnete permanente o elettromagnete. I grandi motori a corrente alternata funzionano in modo leggermente diverso: permettono il passaggio di corrente alternata attraverso coppie opposte di magneti, per creare un campo magnetico rotante, che induce un campo magnetico nel rotore del motore, provocando la rotazione.
Per un approfondimento dell’argomento consigliamo di leggere i seguenti link:
https://www.eeweb.com/electric-motor-types-operation-modes/
https://www.eetimes.eu/author/maurizio/