Come ogni giorno, il team di ERO osserva i segnali e le immagini provenienti dai sensori della rete OpenLab-Etna Radio Observatory. La notte tra il 13 e il 14 febbraio, ho osservato un segnale sul geofono di ERO-Nicolosi Park, alle ore 01:56 ITA, 00:56 UTC del 14. Ho dunque verificato sul catalogo INGV Nazionale e INGV-OE se c’era stato qualche evento sismico per averne un riscontro ma non ho trovato nulla per cui, in prima analisi, ho pensato a un disturbo locale, anche se l’impronta ha subito richiamato la mia attenzione.
La mattina del 15 febbraio vengo contattato dall’amico Giovanni Di Maria, un ricercatore indipendente che ha collaborato giĆ in passato con ERO, riferendomi di aver osservato lo stesso evento alla stessa ora nella sua stazione sismica di Caltanissetta:
http://www.elektrosoft.it/sismologia/SismusNeodimio.htm
e in una a Barcellona Pozzo di Gotto, gestita da Roberto Genovese:
A questo punto non si trattava piĆ¹ di un disturbo locale, e l’analisi meritava di essere approfondita. CosƬ ho chiesto a Roberto Maugeri, ricercatore INGV-OE, se era possibile analizzare i sismogrammi dalle stazioni INGV, cosa che ha fatto e ha osservato che il segnale era presente in molte di esse, ma non sempre molto visibile. Si ĆØ capito subito che si trattava di un evento mediamente lontano ma abbastanza energetico, anche se in alcune stazioni, era coperto dal rumore. Ma in una in particolare si vedeva benissimo.
Station: HMDC
Network (FDSN code): IV
Municipality: Modica
Latitude[N]: 36.959
Longitude[E]: 14.7831
Elevation [m ā a.s.l.]: 595
http://ismd.mi.ingv.it/stazione.php?sta=HMDC
A questo punto l’indagine si ĆØ dapprima estesa al catalogo INGV-Osservatorio Etneo, dove non si ĆØ trovato nulla, ma trattandosi di un evento fuori rete, potrebbe significare anche che il sistema automatico non ĆØ scattato, e poi su INGV nazionale, dove di solito gli eventi fuori rete ci sono, ma nemmeno lƬ era visibile. Non contento, Roberto ha consultato il sito USGS, dove in genere ci sono tutti gli eventi, ma anche li non si ĆØ trovato nulla. Infine una consultazione sul sito del centro europeo:
https://www.emsc-csem.org/Earthquake/europe/?view=2
ma anche lƬ nulla.
Non contento Roberto ha tentato di localizzare approssimativamente l’evento, caricando i sismogrammi dalle stazioni INGV, eseguendo il picking (cioĆØ segnando quando inizia il segnale in ogni sismogramma) e ha trovato questi parametri:
2022-02-14
00:55:46
35.0801
13.8252
3.7 (+/-0.3)
116.4 km E from Lampedusa (AG)
Lāevento si era verificato, quindi, in mare, a est di Lampedusa. Essendo un evento fuori rete sicuramente era soggetto ad errori ma almeno l’area doveva essere quella del Canale di Sicilia. Nelle mappe dei siti non c’era nulla ma fra noi e la Libia c’ĆØ Malta, per cui ĆØ andato a cercare chi si occupa di terremoti a Malta. Lo fa il Seismic Monitoring & Research Group, Department of Geosciences, Faculty of Science, University of Malta, che ha un sito qui:
https://seismic.research.um.edu.mt/
dove l’ultimo terremoto ĆØ proprio quello che cercavamo! E con questi parametri:
Date: 2022-02-14 00:55:51 (GMT)
Latitude: 35.34
Longitude: 13.87
Magnitude: 4.2
Solution: manual
La curiositĆ in tutta questa analisi, ĆØ che un M 4.2 (ma anche M 3.7 come stimato dall’analisi manuale) non sia presente in alcun catalogo. Il bello di tutto questo ĆØ come si possa fare team, rete e ricerca, con la giusta attenzione e la voglia di approfondire e dare risposte.
Grazie a Giovanni Di Maria, Roberto Genovese, Roberto Maugeri, Alessandro Bonforte e Salvatore Caffo per questo lavoro di gruppo.
Rosario Catania
Team ERO