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Un doppio serbatoio di energia per le auto elettriche

da | 10 Gen, 24 | Editoriale |

Teoricamente in futuro i supercondensatori rimpiazzeranno le tradizionali batterie. Probabilmente, all’atto pratico, ciò non avverrà, semmai si verificherà una presenza congiunta delle batterie e dei supercondensatori. Entrambi sono enormi fonti di energia, facilmente trasportabili in ogni luogo. Dal momento che tutti e due sono caratterizzate da aspetti positivi e negativi, le aziende stanno considerando un utilizzo contemporaneo delle due soluzioni, per usufruire di tutti i vantaggi e disporre di un sistema energetico altamente efficiente. Già il mercato automobilistico mette a disposizione autoveicoli che utilizzano le batterie e i supercondensatori.

I supercondensatori costituiscono una fonte di energia per l’erogazione di una grande corrente immediata. La ricarica dei due sistemi avviene con tempistiche alquanto diverse: le batterie necessitano di un lento processo di ricarica, mentre i supercondensatori hanno bisogno solamente di pochi secondi. In aggiunta a questa, la vita media di questi ultimi è di circa dieci volte quelli delle batterie e non necessitano di alcuna manutenzione, dal momento che non contengono neanche composti chimici tossici.

Per tutti questi motivi, e al fine di sfruttare tutti i vantaggi delle due tecnologie, le aziende stanno immettendo nel mercato automobilistico dei modelli di supercondensatori ibridi, dei dispositivi per l’accumulo di energia che combinano la tecnologia agli ioni di litio con quella dei condensatori EDLC (electric double layer capacitor). Il risultato è un sistema di accumulo che è caratterizzato da una carica molto rapida, una elevata stabilità termica, una lunga durata e un’alta efficienza, legata anche a una ottima affidabilità.

I nuovi dispositivi consentono prestazioni prima inimmaginabili ma possono essere anche utilizzati per sistemi di archiviazione RAID e sistemi automatizzati, risultando ideali per la gestione dei grandi picchi di energia. I supercondensatori ibridi devono essere manipolati con estrema cura e risultano più delicati rispetto ai componenti tradizionali.

La temperatura per la loro saldatura non deve eccedere i +350° C, per un tempo superiore a 5 secondi. Inoltre dovrebbero essere evitate le sovratensioni, le scariche eccessive, i cortocircuiti e le forature, che potrebbero naturalmente causare danni permanenti al componente.

Le temperature di esercizio sono abbastanza critiche ed essi temono il freddo. Anche le operazioni di imballaggio e di spedizione delle merci sono disciplinate da speciali regolamentazioni. In futuro si sentirà, senz’altro, parlare sempre più dei supercondensatori ibridi. Grazie alle loro speciali caratteristiche essi sono da preferire alle batterie al litio e ai supercondensatori standard. Inoltre la tecnologia futura correggerà sicuramente le limitate problematiche che ancora essi presentano nel periodo attuale.

Giovanni Di Maria

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