Nella banda delle frequenze radio sotto 22 kHz non si riceve musica, parole, notiziari, canzoni. Vi sono solo rumori o segnali prodotti da diverse fonti come, ad esempio, sottomarini, apparecchiature elettriche, relĆØ, radar, segnali astronomici e, soprattutto dalla Terra. Sono molti, infatti, i segnali elettrici prodotti dal nostro amato pianeta e, continuamente, essa emette impulsi di vario genere. Si tratta di fenomeni naturali che influenzano anche il campo elettrico e magnetico, vista anche la grandezza degli episodi. Essi interessano il magnetismo terrestre, lāelettricitĆ atmosferica, varie emissioni e, persino, quelle emesse dal pianeta prima e dopo i terremoti. Per tale motivo le emissioni sono definite anche Radio Natura. Si tratta, spesso, di rumori radio con origini naturali, come fulmini, nuvole, meteore e altro ed ĆØ possibile ascoltare crepitii, cinguettii, fischi e altro. Si puĆ² parlare di attivitĆ noiosa? Assolutamente no. Questo tipo di rilevazioni sono affascinanti e interessanti e, spesso, riservano tante sorprese.
La banda di frequenze
La banda che andiamo ad āascoltareā ĆØ collocata nella frequenza compresa tra 0 e 22 kHz. Come si puĆ² osservare dalla tabella sottostante, si tratta di frequenze molto basse, corrispondenti alle frequenze audio ascoltabili dallāuomo, ma che prevedono anche emissioni di onde elettromagnetiche. Se la generazione di un segnale a queste frequenze ĆØ molto semplice, non ĆØ altrettanto semplice costruire le antenne accordate, in quanto la lunghezza dāonda corrispondente ĆØ pari a centinaia e migliaia di chilometri. Ad esempio un dipolo mezzāonda accordato sulla frequenza di 1500 Hz dovrebbe possedere un braccio lungo circa 50 chilometri. Una realizzazione impossibile. Su queste basse frequenze non esistono ricevitori commerciali soddisfacenti e le antenne devono essere preparate con molta cura. La scheda audio del nostro computer si comporta come un ottimo ricevitore ma deve essere collegata a una antenna adatta. Oltre alla scheda audio ĆØ necessario un software per la visualizzazione, la registrazione e lāanalisi del segnale ricevuto. La banda VLF ĆØ una frazione molto piccola di tutto lo spettro radio. Essa regala sicuramente tante soddisfazioni, anche utilizzando mezzi di emergenza, a basso costo. Probabilmente anche gli animali e lāuomo riesce a ricevere alcuni segnali di questo tipo e il nostro cervello potrebbe essere sensibile maggiormente alla banda ULF.
Banda | Frequenza |
ELF | 3 Hz ā 30 Hz |
SLF | 30 Hz ā 300 Hz |
ULF | 300 Hz ā 3 kHz |
VLF | 3 kHz ā 30 kHz |
LF | 30 kHz ā 300 kHz |
Ascoltare o leggere?
In queste bande a bassa frequenza non si ascoltano i segnali in altoparlante o cuffia, o meglio, lāemissione di suoni potrebbe avvenire ma non ĆØ lāattivitĆ principale, come avviene normalmente su altre frequenze. Al contrario, le varie emissioni si “ascoltano” decodificando e interpretando opportunamente uno spettrogramma (vedi in figura 1). Un software o hardware che analizzi lo spettro prende il posto delle nostre orecchie ed ĆØ il mezzo principale per analizzare e registrare i segnali in questa banda. Come si puĆ² notare dalla registrazione sul dominio del tempo, lāasse X rappresenta i secondi trascorsi e lāasse Y rappresenta la frequenza nella quale il segnale viene registrata. Una diversa colorazione o intensitĆ del grafico (asse Z) descrive la sua potenza.
Oggi ĆØ molto semplice ricevere i segnali radio a bassa frequenza e non ĆØ necessario possedere un costoso ricevitore. Eā sufficiente avere un Personal Computer dotato di scheda audio ed un software, per ottenere unāanalisi della banda osservata. In uno spettrogramma a queste frequenze si possono osservare segnali di ogni tipo, naturali e umani. Gli ultimi sono sempre codificati e digitali per cui una loro interpretazione risulta spesso complicata. La banda 0-22KHz ĆØ ancora uno spazio misterioso e poco esplorato. In essa vi sono segnali naturali di qualsiasi tipo, esterni e interni generati dalla Terra e impulsi trasmessi anche da stazioni umane di varia natura. Purtroppo la frequenza di rete (50 Hz o 60 Hz) ĆØ molto presente negli spettrogrammi e spesso costituisce un piccolo ostacolo da superare, per via delle interferenze prodotte e rumori generati. Proprio per questo motivo ĆØ utile eseguire gli studi in aperta campagna, lontano dal centro abitato, dove i disturbi elettrici sono di minore intensitĆ . Dopo aver acquisito una certa esperienza, ĆØ utile creare un ricco database dei segnali ricevuti in formato WAV, contrassegnando anche la data e la frequenza radio in cui ĆØ avvenuta la registrazione. Eā possibile, ad esempio, memorizzare il materiale audio su CD-ROM o DVD per una archiviazione di lunga durata.
Una stazione minimale
Come detto in precedenza, realizzare la propria stazione di ascolto nella banda delle VLF ĆØ molto semplice. Osservando la figura 2, i componenti principali da utilizzare sono i seguenti:
- un luogo elettricamente tranquillo e silenzioso;
- antenna;
- preamplificatore;
- scheda audio;
- personal computer;
- software.
Si noti che la maggior parte del lavoro ĆØ svolto dal software. Esistono programmi (anche in versione freeware) di ottima qualitĆ che svolgono anche funzione di amplificatore e di filtro. Per le prove iniziali, il preamplificatore e il filtro possono essere omesse.
Figura 2: una tipica stazione di ascolto a basso costo e realizzabile da chiunque
Antenna
Lāantenna ĆØ lāelemento principale in qualsiasi stazione radio, trasmittente o ricevente. In teoria, viste le basse frequenze utilizzate e le relative enormi lunghezze dāonda, occorrerebbe una antenna dalle dimensioni gigantesche, anche centinaia e migliaia di chilometri. Per lāantenna vi sono almeno tre soluzioni da seguire (vedi figura 3), secondo la difficoltĆ del lavoro da eseguire, i risultati che si vogliono ottenere e lo spazio disponibile in casa:
- antenna filare random (random wire);
- antenna Loop;
- antenna in ferrite;
- dipolo di terra (per ascoltare lāinterno della Terra).
Figura 3: diversi tipi di antenna
L’antenna puĆ² essere costruita in molti modi. Il filo deve essere isolato con una copertura di plastica, oppure puĆ² essere usato un filo smaltato. Lāantenna filare random ĆØ un tipo di antenna costituita da un cavo sospeso sopra al suolo, la cui lunghezza non ĆØ correlata alla lunghezza d’onda desiderata ma adattata secondo lo spazio disponibile. Per la sua natura elettrica, questo tipo di antenna raccoglie molto rumore. Lāantenna Loop ĆØ composta da uno o piĆ¹ spire e risulta molto āsilenziosaā nelle bande interessate. Essa deve costituire un circuito risonante, quindi necessita di un condensatore variabile collegato in parallelo. Nel nostro caso il numero di spire deve essere molto elevato. Il numero di giri, il diametro del filo e l’area della bobina determinano la sua induttanza e la sua resistenza. A differenza della antenna random, lāantenna loop oppure quella a telaio non ha bisogno di un collegamento a terra. Per lāantenna in ferrite occorre avvolgere molto filo smaltato attorno a un nucleo di ferrite. Le dimensioni dellāantenna devono essere abbastanza elevate. CāĆØ chi ha usato 14 km di filo smaltato. Infine il dipolo di terra ĆØ utilizzato per ascoltare i segnali elettrici provenienti direttamente dal nostro pianeta. Eā costituito da due picchetti conficcati nel terreno e alimentati al centro. La lunghezza del filo ĆØ nellāordine delle centinaia di metri. E adesso qualche raccomandazione sulle scariche elettrostatiche e lāalta tensione. Se si realizza una antenna con un lungo filo (diciamo maggiore di 100-200 metri) aumenta la probabilitĆ della presenza di una pericolosa elettricitĆ statica. Sarebbe anche consigliabile abbassare lāāimpedenza con un accordatore dāantenna a Pi-Greco. Il filo, direttamente o indirettamente, si deve collegare alla presa jack del microfono della scheda audio del computer. Tale connessione potrebbe risultare rischiosa per il chip audio, se i livelli di elettricitĆ statica sono elevato. Con tutto quel filo, infatti, oltre che all’impedenza ĆØ bene preoccuparsi delle tensioni statiche. Il pericolo ĆØ rappresentato non solo dalla caduta di un fulmine nelle vicinanze o sull’antenna, ma anche da un campo di elettricitĆ statica meno potente. favorito dall’aria secca. La tensione elettrostatica si immagazzina sull’antenna e, assieme al suolo, questāultima si comporta come un condensatore. E consigliabile, quindi, realizzare un sistema che possa scaricare a terra questi campi elettrici. Uno di questi metodi prevede il collegamento dellāantenna a terra tramite una resistenza di elevato valore, diciamo di circa 5-10 MegaOhm (vedi figura 4). Oppure ancora i possono collegare due diodi in antiparallelo allāingresso della linea.
Preamplificatore
Spesso ĆØ utile amplificare il segnale dellāantenna, specialmente se le prove di ascolto si fanno in aperta campagna, dove il segnale ĆØ molto āsilenziosoā e si ricevono effettivamente i messaggi utili, senza interferenze aziendali o domestiche da attenuare.Un amplificatore di frequenza audio adatto per l’uso con un’antenna VLF ĆØ facile da costruire. Un guadagno di circa +15 dB contribuisce a rendere leggermente piĆ¹ forte il segnale proveniente dallāantenna. Dal momento che lāimpedenza dellāantenna ĆØ molto alta, si consiglia la realizzazione di un preamplificatore a FET. Uno a BJT andrebbe ad abbassare drasticamente il segnale, vista la sua impedenza dāingresso di circa 1000-4000 Ohm. Un FET, invece, possiede una impedenza dāingresso pari a 8-10 MegaOhm e il rumore interno ĆØ quasi nullo. Uno schema elettrico di principio, ma perfettamente funzionante, ĆØ mostrato in figura 5. Esso ĆØ realizzato con il FET 2N3819 (J1), facilmente reperibile in qualunque negozio di elettronica. Le resistenze R1 e R2 polarizzano il transistor in modo che la tensione di Drain possa oscillare liberamente senza unāeventuale distorsione. Il trimmer R5 da 22 kOhm decide lāamplificazione del circuito, compresa tra 1.5X e 4.5X.
Il circuito elettrico dellāamplificatore lavora a basse frequenze, quelle audio. La sua realizzazione non ĆØ critica e si puĆ² affrontarla con molta disinvoltura. Il grafico della figura 6 mostra il segnale in entrata e in uscita con lāamplificazione massima, insieme alla sua risposta in frequenza. Il segnale di uscita ĆØ in opposizione di fase, rispetto lāingresso. Il consumo dellāamplificatore ĆØ molto basso. La corrente richiesta ĆØ di circa 2.7 mA e utilizzando una batteria da 9 V, lāautonomia ĆØ di circa 100 ore.
Scheda audio
La scheda audio ĆØ il dispositivo che sostituisce il ricevitore radio, nella banda compresa tra 0 e 22 kHz. Il limite di 24 kHz dipende dalla larghezza di banda e dalla frequenza di campionamento della scheda audio del PC. Se la scheda consente frequenze di campionamento fino a 192.000 campioni al secondo, ĆØ possibile osservare segnali fino a 96kHz. Nel suo utilizzo si deve dosare con cura la sua amplificazione, per evitare possibili intermodulazioni. Per le sperimentazioni di questo articolo ĆØ stata utilizzata la scheda audio esterna USB Tascam 2×2 (visibile in figura 7), con frequenza di campionamento di 96 kHz. Essa permette di scegliere due diverse impedenze dāingresso, tramite un interruttore sul pannello frontale: 10 kOhm e 1 Mohm.
Personal computer
Per il PC non vi sono particolari raccomandazioni, e si puĆ² usare un PC da tavolo oppure un computer portatile. Lāalimentazione elettrica a batterie contribuisce a isolare il sistema dalla rete AC 50 Hz o 60 Hz. SI consiglia di montare un hard disk molto capiente, per contenere le numerose registrazioni WAV che saranno effettuate.
Il software
Il software costituisce il tassello dedicato alla registrazione dei segnali, alla relativa rappresentazione su monitor e alla eventuale registrazione su Hard Disk. Esistono tantissimi programmi dedicati a questa attivitĆ di ascolto, ma quelli utilizzati per lāarticolo (vedi figura 8) sono i seguenti:
- HDSDR;
- WASP;
- SoX.
Figura 8: i software HDSDR, WASP e SoX.
In breve, HDSDR ĆØ un programma freeware (SDR) per Microsoft Windows. Le sue applicazioni tipiche sono radio ascolto, SWL, radio astronomia, e analisi dello spettro. WASP ĆØ un programma gratuito per la registrazione, la visualizzazione e l’analisi delle tracce audio. Con esso ĆØ possibile anche visualizzare spettrogrammi. SoX legge e scrive file audio nei formati piĆ¹ diffusi e puĆ² applicare effetti. Tutte le funzionalitĆ sono disponibili usando solo il comando SoX. Eā uno strumento molto potente di elaborazione audio da riga di comando, particolarmente adatto per apportare modifiche rapide e semplici e per l’elaborazione in batch. Con esso ĆØ possibile visualizzare spettrogrammi ad altissima risoluzione.
E adesso, ascoltiamo…
In questa banda molti segnali appartengono a dispositivi elettrici situati nelle vicinanze della stazione radio. Eā normale ricevere disturbi causati da TV, radio, lampade, relais, motori, lavatrici, ascensori e altro. Configurando correttamente lāingresso audio nel software di acquisizione ĆØ possibile osservare subito i primi segnali. Occorre prestare a selezionare correttamente il canale audio, tra destro e sinistro (vedi figura 9). Spesso, infatti, il cavo utilizzato ĆØ monofonico e solo una traccia ĆØ attiva.
Figura 9: la prima operazione da compiere ĆØ quella della scelta del canale audio del segnale
Molti segnali resteranno misteriosi, altri potranno essere svelati anche con lāaiuto di Internet. La figura 10, ad esempio, mostra il segnale elettrico prodotto dallāascensore del palazzo. Eā facilmente riconoscibile sulla banda degli 8 kHz. Lo spettrogramma mostra cinque attivitĆ dellāascensore:
- la prima della durata di 15.4 secondi;
- la seconda della durata di 15.4 secondi;
- la terza della durata di 19.5 secondi;
- la quarta della durata di 7 secondi;
- la quinta della durata di 11 secondi.
Figura 10: lo spettrogramma del segnale di un ascensore sulla frequenza di 8 kHz
Altre osservazioni possono essere eseguite sullāintero spettro di frequenza. Molti segnali sono sicuramente provenienti da fonti umane: neon, TV, radiocomandi, interruttori, alimentatori switching e lampade, come quelli osservabili in figura 11.
Figura 11: alcuni segnali elettrici registrati nello spettrogramma
Anche la Terra e lāAtmosfera emettono suoni, e con un poā di fortuna ĆØ possibile assistere ad alcuni interessanti fenomeni:
- sferics;
- tweeks;
- static;
- whistlers;
- e tanti altri.
Precursori sismici
Eā possibile eseguire interessanti esperimenti anche sui precursori sismici. Non esiste ancora una scienza certa, ma in questi casi ĆØ meglio realizzare un ādipolo di terraā, utile per il monitoraggio delle correnti superficiali del suolo. Esistono, al momento, degli studi che affermano che ĆØ possibile prevedere un forte terremoto qualche ora prima, ma la stazione ricevente deve essere a una distanza minore di 100 Km dallāepicentro. Inoltre gli ascolti e le registrazioni non possono avvenire a casa in cittĆ ma devono essere effettuate in un luogo di campagna, con i sensori direttamente collegati con il terreno.
Conclusioni
Lāosservazione degli spettrogrammi nella banda VLF ĆØ, sicuramente, unāattivitĆ molto affascinante e misteriosa, che vi terrĆ incollati al PC anche di notte, almeno nei primi giorni di attivitĆ . Con lāesperienza si migliora la propria sensibilitĆ nel riconoscere i vari segnali, elettrici e naturali. Molti segnali viaggiano in questa banda estremamente bassa e testimoniano come le onde di terra siano capaci di trasportare i messaggi anche su lunghe distanze. LāattivitĆ di ascolto e di osservazione dei segnali dovrebbe essere anche finalizzata alla ricerca e alla scoperta delle sorgenti che li hanno generati. In caso di temporali e fulmini (vedi figura 12) ricordate di disconnettere lāantenna dalla scheda audio.
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